sabato 28 gennaio 2012

Time - mamme multitasking

Tempo tempo tempo, mi manca il tempo di fare tutto!

Non sono quasi riuscita a disfare l'albero di Natale che è già ora di mettersi a fare il costume di carnevale per la cucciolotta, l'idea c'è (e a mio modesto avviso è pure cool) ma mi manca il tempo per realizzarla! La mia piccola diastrosa bimba non mi da tregua, dopo Natale poi abbiamo sballato ogni ritmo ed abitudine e se prima riuscivo a ritagliarmi un'oretta per me ora nemmeno 5 minuti... E per fortuna che dicevanoche verso il 18esimo mese sarebbe stata più gestibile...

E' più di un mese che non riesco a fare la mia chiaccherata su skype del martedì, mi mancano gli aggiornamenti e lo spetegulesss d'oltre manica, non solo, non riesco più a postare nulla sul blog, non ho il tempo di fare le fotografie per corredare i post e ancora meno di renderle presentabili e come se non bastasse mi è venuta una folle idea per un regalo che devo riuscire a fare entro un mese e incombe sulle nostre teste l'appuntamento annuale con il carnevale dei bambini aaaaarrrgghhhhh (vi ricordate l'urlo del campanello di Dylan Dog?) non ce la farò mai!

Intanto vi posto ancora qualche foto di miei lavori, questi li ho regalati quest'anno a Natale, dove abbia trovato il tempo per farli ancora non l'ho capito ma ce l'abbiamo fatta :)


La borsetta per la sister in perfetto suo stile!
realizzata in feltro e pannolenci



Realizzata in feltro, pannolenci e stoffa


La copertina per l'agenda (regalo on demand!!!)





Gnocchi di zucca

photo credit: Denis Collette...!!! via photopin cc
Decisamente vegetariani e ottimi anche per chi soffre di intolleranze alle uova o al latte, bruttissimi da vedere ma assolutamente deliziosi da mangiare! La ricetta è per due porzioni, ma tutto dipende dalle dimensioni della zucca di cui disponete, io in genere preferisco usare la zucca varietà delica (quella tonda, verde, piccolina).

Ingredienti:

una zucca media/piccola
qualche cucchiaio di farina bianca tipo 0 o 00

Procedimento:

Lavare bene la zucca intera aiutandovi con uno spazzolino per eliminare eventuali residui di terra, aprirla a metà e togliere i semi e la "barba", quindi cuocerla al forno, al vapore oppure lessarla in pochissima acqua. Una volta tenera scolatela e lasciatela raffreddare capovolta su di uno scolapasta in modo da far uscire l'acqua in eccesso.
Quindi togliere la polpa, schiacciarla con una forchetta in una terrina, aggiungere poco a poco la farina fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido.

A parte preparare una pentola di acqua bollente e salata, quando l'acqua è pronta fate la prova di consistenza del composto, aiutandovi con un cucchiaino fate scivolare una noce di composto nell acqua, se si disfa dovrete aggiungere ancora un po' di farina, quando viene a galla è pronto e potete scolarlo con l'aiuto di una schiumarola, quando avrete trovato la consistenza giusta potete procedere alla cottura degli gnocchi!

conditeli secondo il vostro gusto semplicemente con burro fuso, salvia e ricotta affumicata, con un sugo di pomodoro o un ragu di carne oppure osate con del gorgonzola!!! A voi la scelta!

Considerazioni:

  • Tenete da parte i semi di zucca, fateli essiccare sopra un termosifone o tostateli in forno, sono ottimi come snack, soprattutto per i vegetariani e per i bambini sono ricchi di proteine e sali minerali.
  • Cuocete la zucca in forno oppure al vapore per evitare che la polpa si bagni troppo e per lo stesso motivo non salatela, troppa acqua vi porterebbe ad utilizzare troppa farina e gli gnocchi risulterebbero troppo compatti, con un sapore non più di zucca ma di farina e diventerebbero dei "mattoni"!
  • Schiacciate la polpa della zucca con una forchetta (non importa se fa grumi o fili) non usate passaverdure o peggio frullatori sempre per evitare l'eccesso di acqua.
  • Sempre quando avete preparazioni simili, l'aqua deve essere portata ad ebollizione ma poi abbassate la fiamma e fatela "sobbollire" per evitare che si sfaldino gli gnocchi (o nel caso di semolini e polenta per evitare la formazione di grumi)
  • Non conditeli tutti assieme ma servite gli gnocchi direttamente sui piatti in modo che ogni commensale possa mescolarli da sè, il rischio altrimenti è quello di farli appiccicare tutti assieme e quando proverete a mescolarli vi ritroverete con una purea informe!
buon appetito!!!

lunedì 16 gennaio 2012

Bellunesismi

Ovvero cos'è e cosa vuol dire provincia di Belluno: per chi ci è nato e per chi ci vive, per chi se la sente addosso, per chi prova amore e odio al tempo stesso, per chi ne è fuggito e ci è ritornato, per chi crede che le province vadano TUTTE eliminate se questo può far risparmiare soldi alla collettività, per chi crede che sentirsi parte di una comunità vada al di la delle definizioni, per chi pensa che certi stupidi luoghi comuni siano espressione talvolta divertenti dell'ignoranza di alcune persone.
Ho creato un elenco di definizioni che si sono sentite in giro su Belluno, la sua provincia ed i suoi abitanti...


A Belluno non c'è mai nulla da fare
A Belluno non succede mai niente
A Belluno piove sempre
Belluno pisciatoio d'Italia
Belluno senz'acqua
Belluno snobbata persino dalla neve
A Belluno d'inverno fa un freddo pazzesco... ma non fa notizia
A Belluno anche a luglio spesso fa un freddo pazzesco... ma continua a non fare notizia
Belluno: dove osano solo le poiane (perfino le aquile sono praticamente scomparse...)
Belluno che nessuno vuole come città turistica
A Belluno si sta bene...
Belluno è sempre ai primi posti nelle classifiche delle città italiane dove si vive meglio
A Belluno si fa la raccolta differenziata
A Belluno si lasciano ancora le auto e le case aperte
Belluno provincia di emigranti sospettosa verso gli immigrati
Le Dolomiti sono in Trentino - Alto Adige
Belluno è in provincia di Trento
Belluno è in provincia di Cortina
Belluno? sì ne ho sentito parlare ma non so esattamente dove sia
BL? Betlemme
Belluno al confine con l'Austria ma senza strade che ci arrivano
Belluno assieme a Rovigo dimenticata dal Veneto
Belluno che nell'intera provincia fa meno abitanti di Padova città...
Belluno (capoluogo) che fa meno abitanti di Schio (VI)...
Belluno con i prati incolti
Belluno: ogni valle un dialetto diverso
Belluno medaglia d'oro alla resistenza
I bellunesi sono leghisti
Belluno e gli alpini
Belluno e la storia
Belluno e la Piave che non mormora quasi più
Belluno che ha dato i natali a persone importanti ma che nessuno associa con la città
Belluno la cui identità in parlamento è affidata a gente come Paniz, Tremonti e Brancher...
Belluno dove vip italiani vengono a fare le ferie in incognito (altrimenti vanno a Cortina)
Gigi D'Alessio non ama le donne di Belluno...
Belluno dove i big della musica sono venuti a suonare… e non sono più tornati…
I bellunesi sono un pubblico freddo
Belluno e le occhialerie
In certe zone di Belluno non arriva l’adsl
In certe zone di Belluno non arriva il metano
A Belluno c’è l’orso
I bellunesi sono orsi...

M.te Serva
 
Ascoltando: Neil Young - Helpless

lunedì 9 gennaio 2012

Pannolini lavabili - alcune considerazioni

Premetto che non sono una "purista", non sono una fanatica del "tutto naturale ad ogni costo" e non sono vegetariana, mi ritengo semplicemente una persona che ha a cuore le sorti del nostro ambiente e nel piccolo cerco di fare del mio meglio per inquinarlo il meno possibile e per insegnare a mia figlia a rispettarlo e a conviverci in armonia ma cercando di non complicarmi la vita.

Ancor prima che nascesse la piccola ho scoperto i pannolini lavabili, dopo aver conosciuto altre mamme che li usavano e dopo aver spulciato in lungo e in largo la rete in cerca di ogni sorta di informazioni, mi sono convinta ad utilizzarli.

Ho scartato subito gli AIO (all in one) perchè al di là della praticità d'uso non mi convinceva il fatto di non poterli "farcire" a mio piacimento a seconda del bisogno e sempre per una presunta praticità ho evitato i prefold che mi ricordavano troppo i vecchi pannolini.

Mi sono orientata verso quelli a tasca (stuffable o pocket) e verso quelli in "due pezzi"(fitted), provando sia la taglia unica che la taglia 2, sia in fibra di bamboo che in PUL (poliuretano laminato) che in pile, con i bottoncini e con gli strap... insomma ne ho provati un bel po' per trovare quello che meglio si adattasse alle nostre esigenze.

Adesso dopo quasi un anno e mezzo di utilizzo posso fare alcune considerazioni!

Voglio subito sfatare la paranoia che attanaglia tutte le neo mamme, quel "lavabili" che inquieta:

"Non so neanche cambiare un pannolino normale figuriamoci un lavabile"

Tranquille mamme che sono molto meno complicati di quello che si pensa... se ha imparato metterli alla pupetta anche il mio compagno c'è speranza per tutti!!!

"I primi tempi non sarò in grado di gestirmi, non ho nessuno che può aiutarmi, se poi devo perdere anche il tempo di lavare dei pannolini..." 

In realtà il lavaggio e la cura dei pannolini occupano davvero pochissimo tempo, basta sciacquarli appena tolti e poi lavarli normalmente in lavatrice con bicarbonato e aceto o con detersivi "naturali" ed il gioco è fatto, tempo medio calcolato da una mia conoscente circa 5 minuti al giorno... non male eh!!!

Se le vostre mamme/nonne hanno qualcosa da obiettare ricordando le difficoltà di oltre 30 anni fa, zittitele subito elencando i numerosi vantaggi dei pannolini riutilizzabili: non inquinano così tanto come i pannolini normali, li potete usare anche per il secondo figlio oppure rivendere, la grossa spesa iniziale vale la pena perchè poi non dovete più andarli a comprare (e vi evitate l'incubo del sabato sera: "ommioddioooo sono rimasta senza pannolini ed ora comefacciooooooo") e in un anno di utilizzo ve li siete ripagati, sono cool (alcuni modelli sono coloratissimi e simpatici) e con un minimo di organizzazione domestica (quella cosa che una mamma volente o nolente impara a sue spese) non vi accorgerete nemmeno della differenza!

Tutto bellissimo e meravigliosamente perfetto dunque? Assolutamente no!
Come ogni "novità" che si rispetti anche qui le pecche, le carenze e le cose che non vanno si sprecano, solo che ci si mette un po' a capire di cosa si tratta.

Di sicuro la prima cosa che non va e alla quale non si può ovviare è che per capire quali sono marca e modello che fanno per noi purtroppo non c'è altro modo che provarne di diversi per un po'.
Fortunatamente alcuni siti che vendono pannolini lavabili e alcune associazioni ci vengono incontro con i cosiddetti starter kit che ci permettono se non altro di cominciare a capire in che mondo nuovo ci stiamo addentrando e scegliere con un po' più di criterio.

Seconda cosa che non mi va a genio: i materiali con cui sono fatti.
Il migliore in assoluto è il cotone: naturale, non trattato, morbido e assorbente ma meno colorato, più costoso e si trova con meno facilità.
La fibra di bamboo è meravigliosamente assorbente e meravigliosamente morbida all'inizio ma di contro dopo un po' di lavaggi diventa troppo simile alla carta vetrata... mi piange il cuore doverla mettere a contatto con la pelle morbidissima della mia bambina...In più per asciugare ci mette giorni interi!
I materiali sintetici invece, belli, morbidi, colorati e economici, pagano lo scotto diventando nel tempo sempre meno assorbenti e lasciando fuoriuscire grossi quantitativi di pipì o peggio... e finchè si è a casa d'estate si può sopportare, in inverno e magari a casa di amici la cosa non è propriamente simpatica! Bocciati!

Altra cosa che non mi è piaciuta sono le veline, ovvero dei sottilissimi fogli in fibra di mais che vengono messi tra il pannolino e il sedere del nostro bebè, che servono per raccogliere la cacca e nel caso usiate creme, olii ecc. per evitare che questi ultimi vadano a sporcare il tessuto impermeabilizzandolo (e riducendone di conseguenza il potere assorbente),  ecco, le veline costano semplicemente troppo!!!

Le taglie uniche: bocciate!!! Meglio prendere prima la taglia piccola e poi quella un po' più grande anche se dovete spenderci un po' di più (fateveli regalare da nonni, amici, parenti vari!!!) che con la taglia unica rischiate che siano grandi all'inizio (e di ritrovarvi body umidi all'altezza dei bottoncini) e troppo piccoli poi (e i pannolini a vita bassa non sono il messimo ve lo posso assicurare!).

Alla fine di tutto questo discorso credo che più che un fatto di convenienza economica immediata, l'acquisto e l'utilizzo dei pannolini lavabili sia un fattore culturale, rappresenta un modo di pensare, di vivere e di rapportarci al mondo in cui viviamo e che consegneremo nelle mani dei nostri bambini, più moderno e più aperto, più critico e più rilassato, più sostenibile.
Ogni comune, ogni regione, ogni governo dovrebbero incentivare l'uso del pannolino lavabile...

Ascoltando: Chris Cornell - Billie Jean